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Planitherm Infinity: l’armoniosa unione di comfort abitativo e luminoso

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Nel mercato odierno, l’elevata qualità di vetri e vetrate non si riflette unicamente nella loro capacità di garantire un passo in avanti sul piano del comfort abitativo ma anche, parimenti, in quella di assicurare un alto livello di prestazione sul piano della efficienza energetica.

Tre sono i vantaggi principali cui si va incontro adottando le appropriate soluzioni:

  • Isolamento Termico che si traduce in una considerevole riduzione degli sprechi (limitando fortemente la dispersione di calore) oltre ad un tangibile risparmio dal punto di visto economico (bollette più leggere in primis)
  • Efficienza Energetica in modo da ottenere significativi risultati conservando il calore in stagione invernale e mantenendo il fresco nel periodo estivo.
  • Luminosità, intesa come quantità di energia solare che penetra all’interno di un locale.

Planitherm Infinity è un prodotto appositamente studiato da Saint Gobain per il mercato residenziale a doppio strato di argento, ad alta versatilità e a processo magnetronico sotto vuoto.

La sintesi di questi fattori rappresenta la giusta miscela per bilanciare l’apporto di luce naturale e il controllo solare in modo da offrire il massimo del benessere abitativo.

Il compito di una vetrata isolante non si racchiude tuttavia nel semplice contenimento di dispersioni d’energia ma, anche e soprattutto, nell’evitare che il caldo surriscaldi gli interni in modo eccessivo, a garantire protezione e sicurezza e la corretta illuminazione degli ambienti.

Un parametro da tenere sotto stretta osservazione al fine di valutare prestazioni e qualità di una vetrata è quello della selettività, ossia il rapporto tra la sua trasmissione luminosa e il suo fattore solare. Più questo indice si avvicina a 2, più il vetro risulta selettivo, ovverosia con migliori rendimenti di trasmissione luminosa.
Con un indice di selettività pari a 1,9 (TL/g) Planitherm Infinity si presenta come il topclass nella gamma con una piena conformità ai dettami inclusi nel Decreto “Requisiti Minimi” degli edifici emanato nel 2015.

Un belvedere attraverso il cristallo. Vetreria Calasso valorizza la bellezza.

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di Vetreria Calasso / progetto editoriale di imovepuglia.tv

Un belvedere attraverso il cristallo. Vetreria Calasso valorizza la bellezza.

Chi sceglie un luogo come questo per vivere vuole il meglio, in tutto, perché qui sei circondato dalla bellezza e della bellezza cerchi nutrimento. Così guardare la natura senza alcun ostacolo che possa intralciare la visione diventa necessario, indispensabile, fondamentale. Questo era ed è l’obiettivo del parapetto in cristallo che incornicia uno degli angoli più suggestivi e intimi di una villa straordinaria, immersa nella natura di una delle più belle marine del Salento. Quell’angolo in cui ti siedi, lontano dal frastuono cittadino, e stai lì, in alto, in assoluto relax, consapevole del privilegio.

[Ph. imovepuglia.tv]

 “D’altronde il belvedere si affaccia sul mare e sul verde intenso di una vegetazione rigogliosa. Uno spettacolo che – spiega l’architetto che ha curato tutti i lavori, Elio Restameritava uno sguardo pieno, totale, senza limiti, leggero. Ecco quindi l’esigenza di qualcosa che proteggesse e allo stesso tempo lasciasse libero il campo visivo. L’effetto è straordinario, unico, emozionante”. 

La balaustra in cristallo extrachiaro temprato e stratificato 8+8.4 con interposto layer rigido DG41 – montata con attacco puntuale in acciaio inox AISI316 su una costruzione in pietra – è firmata Calasso e rappresenta la soluzione perfetta per chi cerca la massima sicurezza e l’assoluta trasparenza, data anche dalla semplicità del montaggio.

Il parapetto qui è il vero protagonista, perché si confonde con la natura circostante, regalando però infiniti riflessi di luce. Sembra di essere sospesi, di planare ad alcuni metri da terra e di far parte di uno spettacolo unico. Ad impreziosire questo gioiello dell’architettura anche il pavimento mosaicato,  realizzato artigianalmente e che nel disegno e nei colori ricorda l’identità della nostra terra.

“È interessante vedere – aggiunge l’architetto Resta –  il contrasto della tradizione della pietra del mosaico classico con l’elemento contemporaneo del parapetto, qual è appunto il cristallo”. 

Ed è così che si realizza il sogno di un cliente in uno spazio prezioso e allo stesso tempo semplice, dove il contatto con la natura diventa quotidiano e facile.

La Vetreria Calasso per Birra Salento a Leverano

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di Vetreria Calasso / progetto editoriale di imovepuglia.tv

La Vetreria Calasso per Birra Salento a Leverano

A Leverano è nata una nuova realtà. Birrasalento è uno dei più grandi birrifici artigianali d’Italia per la produzione di birre a km0. Una bella novità che si presenta al territorio con un patrimonio fatto di storia e di ricerca scientifica e con una struttura moderna e funzionale.

La Vetreria Calasso ha preso parte, con la sua professionalità, alla realizzazione di questo luogo diventato in poco tempo un punto di riferimento per gli amanti della birra e costituito da due blocchi: il capannone destinato alla produzione, imbottigliamento e immagazzinamento e gli uffici distribuiti su due livelli.

“Il Birrificio – spiega l’architetto che ha seguito i lavori, Maria Roberta Maglianiè collocato in una posizione strategica, lungo un’arteria principale di accesso al paese, pertanto si è voluto valorizzare architettonicamente l’intero complesso, con forme, attrezzature  e materiali altamente innovativi; si è voluto fortemente mettere in risalto gran parte della produzione, visibile dall’esterno attraverso ampie vetrate che caratterizzano la facciata più esposta del capannone”.

Una soluzione perfetta, quella del vetro, per mostrare tutta la bellezza di un lavoro che ha lontane radici e che si rinnova attraverso nuovi risultati e nuove combinazioni. Quindi il vetro, con la sua eleganza e la sua trasparenza apre alla città un mondo fatto di passione e impegno quotidiano.

Nel capannone le grandi vetrate lungo il prospetto principale riescono a valorizzare un ambiente elegante, grazie alla copertura in legno lamellare con travi principali centinate a campata unica. Anche la copertura degli uffici è in legno lamellare centinato, “mentre la facciata – precisa l’architetto Magliani – è circondata da vetrate continue dove un brisesoleil in polvere di legno e resina, si impone, al piano primo, come  elemento d’architettura atto a proteggere dal diretto soleggiamento della facciata”.

Merita una menzione speciale il vetro utilizzato per la facciata esterna del capannone. Quest’ultimo è stato appositamente selezionato in modo da far vedere con chiarezza l’impianto della birra, infatti si stratta del vetro Pilkington OptiView™ Protect OW, un vetro antiriflesso stratificato di sicurezza con rivestimento pirolitico depositato su vetro extra chiaro. Una scelta che ha garantito il massimo risultato in termini di resa colore e trasmissione luminosa.

L’eleganza delle forme e dei materiali utilizzati e la combinazione vetro-legno, mettono in risalto in particolare le zone di rappresentanza come la hall degli uffici, dove la calda essenza del ciliegio, wengè, iroko, l’acciaio inox e il vetro sono i protagonisti indiscussi di tale ambiente, destinato alla vendita e al contatto diretto con il pubblico.

“Un’ altra particolarità rilevante del complesso produttivo è la realizzazione di  un  ampio soppalco in acciaio verniciato con balaustra in vetro di sicurezza stratificato e montanti in acciaio, il quale, permette al visitatore di ammirare l’intero ciclo produttivo dall’alto. Tale area è destinata anche alla  degustazione  delle birre prodotte da Birrasalento”.

Sicurezza, eleganza, precisione, trasparenza. Sono tutte caratteristiche del vetro Calasso che aiutano questa nuova realtà a farsi conoscere, a far comprendere le varie fasi della lavorazione artigianale e la qualità garantita della birra

Tra antico e moderno. Il vetro Calasso nelle Mura Urbiche di Lecce

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di Vetreria Calasso / progetto editoriale di imovepuglia.tv

Tra antico e moderno. Il vetro Calasso nelle Mura Urbiche di Lecce

Rappresenta uno dei monumenti più antichi della città e la sua fruizione era attesa da tanti proprio per la sua bellezza e la maestosità. Finalmente Lecce ha dato nuova vita alle Mura Urbiche, dopo un lungo restauro e consolidamento dell’intera struttura e le dona ai suoi concittadini e ai tanti turisti che, d’ora in avanti, potranno aggiungere, al classico giro, un nuovo bene da visitare.

Un vero e proprio evento quindi per il capoluogo salentino, al quale la Vetreria Calasso ha partecipato pienamente con orgoglio. Portano la firma Calasso infatti i due ascensori che collegano i diversi piani della struttura. Quello panoramico, che collega il piano dei Bastioni al piano interrato e quello realizzato nella vecchia sede dei Vigili Urbani. Quest’ultimo è stato concepito in modo molto particolare, ovvero come una grossa lanterna.

“È un ascensore – precisa l’architetto Andrea Ingrosso, progettista e direttore dei lavori – realizzato in vetro satinato stratificato temperato su base extrachiara che lascia intravedere la sagoma dei meccanismi interni. Questo perché volevamo che si intravedessero i movimenti della macchina. L’idea cioè era quella di confrontarsi con la tecnologia e poterla relazionare ad un luogo in cui le carte del restauro dominassero.  L’effetto finale che questo ascensore deve dare è che la tecnologia c’è ma non viene esibita”.

Un ragionamento questo che rientra in quel “percorso sensoriale” che guida il visitatore lungo tutta la struttura delle Mura e durante il  quale la luce accentua la bellezza del complesso difensivo, costruito nella metà del ‘500 dall’ingegnere militare Gian Giacomo dell’Acaya.

“Era importante negli ascensori in vetro, ed in particolare quello a lanterna, – aggiunge l’architetto Ingrosso – che la tonalità della luce seguisse fedelmente la temperatura del colore del cielo e quindi quella dell’ambiente circostante in pietra leccese. E così è stato grazie al supporto delle imprese e in questo caso della Vetreria Calasso”.

Calasso sono anche i lucernari sparsi lungo le Mura e le balaustre. Insomma, un lavoro importante, studiato nei minimi dettagli per rendere il vetro una presenza che valorizza la struttura storica, rendendola ancora più affascinante.

La facciata della Chiesa del Santuario di San Cosimo alla Macchia di Oria

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di Vetreria Calasso / progetto editoriale imovepuglia.tv

Il vetro per rappresentare la devozione popolare. La facciata della Chiesa esterna del Santuario di San Cosimo alla Macchia di Oria, in provincia di Brindisi

Tra i tanti lavori realizzati da Vetreria Calasso, senza dubbio quelli legati ai luoghi di culto hanno un impegno particolare. Riuscire infatti ad adeguare perfettamente la trasparenza e, allo stesso tempo, i colori utilizzati all’intera struttura architettonica e all’atmosfera di intima preghiera del posto è l’obiettivo principale dell’intero intervento. Tutto deve essere in sintonia. Nulla deve disturbare.

Questo è avvenuto, ad esempio, presso la Chiesa esterna del Santuario di San Cosimo alla Macchia, dedicata a Giovanni Paolo II. Si trova a pochi chilometri dal centro abitato e venne costruito dai monaci basiliani. Oggi il Santuario è un luogo simbolico e di pellegrinaggio, dove si respira una forte devozione popolare, rappresentata  anche nel Museo antropologico degli ex voto presente nel complesso religioso. E proprio un ex voto è stato raffigurato sulla facciata della Chiesa esterna, utilizzata per le celebrazioni all’aperto durante la primavera e l’estate. Una facciata interamente in vetro.

“Una vetrata – spiega l’architetto Maria Formosi,  che ha curato i lavori – disegnata da una suora di clausura nel chiuso del suo convento e che rappresenta pienamente la spiegazione teologica della devozione ai SS. Medici e la funzione di intermediari tra la Trinità e il popolo. Il disegno originale è stato quindi riprodotto su supporto digitale e stampato dalla  Vetreria Calasso su grandi lastre di vetro uniche, alte fino a quattro metri. Si tratta di una fedele riproduzione in scala di 10 a 1 rispetto il bozzetto originale”.

Sulla lunga facciata si vede una scena in cielo con al centro il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, la Trinità  quindi. Tra le nuvole gli angeli che volano attorno e sulla terra i Santi Medici che con la mano indicano uomini e donne che chiedono grazie. L’effetto visivo di tutta la scena viene accentuato dalla luce che riflette sulle lastre di vetro. Un lavoro importante questo, sia per il luogo in questione (in Santuario da poco restaurato rappresenta uno dei punti religiosi più frequentati del Salento), sia per l’imponenza dell’intera  struttura realizzata.